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Marine Stewardship Council (MSC) annuncia la certificazione avvenuta a seguito di un lungo percorso verso la sostenibilità, che aprirà la strada al mercato di prodotti ittici sostenibili in Europa. 

 

La pesca al merluzzo con reti da traino e palangari della Namibia è diventata la prima attività di pesca in Namibia e la seconda in Africa, dopo il Sudafrica, a soddisfare lo standard riconosciuto a livello mondiale per la pesca sostenibile stabilito dall’organizzazione non profit Marine Stewardship Council (MSC). 

La certificazione riconosce i progressi compiuti dal governo namibiano e dal settore della pesca nella ricostituzione degli stock di merluzzo (Merluccius capensis e Merluccius paradoxus, conosciuto anche come nasello) [1], che in passato erano stati decimati dalla pesca eccessiva da parte di flotte straniere [2]. Per ottenere la certificazione MSC, un'attività di pesca deve dimostrare che lo stock ittico è in salute, che riduce al minimo il suo impatto sull'ambiente e dispone di una gestione efficace. Durante il processo di valutazione dell’attività di pesca al merluzzo in Namibia sono stati individuati 15 obiettivi di miglioramento relativi alla salute dello stock, alle catture accessorie e alla gestione che devono raggiunti entro i prossimi cinque anni per mantenere la certificazione. 

L’aumento globale dell'interesse dei consumatori per i prodotti di origine sostenibile significa che la domanda sta superando l'offerta. La certificazione MSC garantirà che la pesca possa continuare a esportare nei mercati dell'Europa meridionale, aiutandola a espandersi nei mercati del Nord Europa, dove è alta la preferenza per prodotti ittici certificati secondo lo Standard MSC. 

La pesca è il terzo settore economico più grande della Namibia, e la pesca al merluzzo rappresenta la porzione più importante, impiegando direttamente più di 10.000 persone. La maggior parte dei lavoratori è costituito da donne che nelle fabbriche intorno ai porti puliscono, sfilettano e confezionano il pesce sbarcato. Si prevede che questo settore beneficerà fortemente della certificazione MSC, porterà vantaggi all'economia e alle comunità e permetterà la creazione di più posti di lavoro. 

Il Ministro della pesca e delle risorse marine della Namibia, il dottor A. Kawana, ha dichiarato: “In qualità di custodi delle nostre risorse naturali, è nostra responsabilità gestire la pesca in Namibia in modo da garantire la salute e la biodiversità a lungo termine degli oceani, e allo stesso tempo consentire al nostro settore della pesca di massimizzare il valore della risorsa per le attuali e future generazioni della Namibia, in linea con la costituzione del nostro paese. Abbiamo lavorato duramente per ricostruire gli stock di merluzzo storicamente sovrasfruttati. La certificazione MSC è un riconoscimento indipendente del successo dei nostri sforzi, e un segnale a rivenditori, aziende e amanti del pesce di tutto il mondo che esso è sostenibile ed è qui per restare”. 

Peter Pahl, presidente della Namibian Hake Fishing Association, afferma: “La domanda di merluzzo sostenibile è in crescita, soprattutto in Europa. Avere la certificazione MSC aiuterà il settore della pesca al merluzzo in Namibia a rimanere competitiva e soddisfare la domanda nei nostri mercati ed espandersi in nuovi mercati che prediligono pesce certificato MSC per soddisfare le aspettative dei consumatori. Con la certificazione ci auguriamo di vedere crescere i benefici per i namibiani, le comunità, l'economia e, naturalmente, gli oceani ". 

La certificazione è stata accolta con favore anche da Nomad Foods, proprietario in Italia del brand Findus, che si è impegnato a rifornirsi al 100% di prodotti ittici da fonti sostenibili entro la fine del 2025. Renato Roca, Direttore marketing Europa meridionale di Nomad Foods, afferma: “Il merluzzo della Namibia è una specie importante per il mercato italiano. Abbiamo supportato la pesca a strascico e la pesca con palangari della Namibia nel suo viaggio di certificazione per diversi anni perché riconosciamo il valore che MSC ha per la sostenibilità degli oceani, nonché per i consumatori, i rivenditori e il grande pubblico in Europa. Con Findus Italia vogliamo essere tra i primi a lanciare il merluzzo della Namibia certificato MSC, per offrire ai nostri consumatori un'alternativa gustosa, nutriente e sostenibile insieme alla nostra gamma già certificata. Con l'introduzione del merluzzo della Namibia certificato MSC, la nostra offerta in Italia sarà certificata al 97%, in linea con il nostro impegno a essere certificata al 100% entro la fine del 2025 ".  

La pesca al merluzzo della Namibia, che opera su scala molto più ampia di molte attività di pesca nel Sud del mondo, porterà fino a 160.000 tonnellate di merluzzo sostenibile in più nella catena di approvvigionamento. 

Michael Marriott, Program Manager MSC per l’Africa, Medio Oriente e Asia conclude: “Il successo della pesca del merluzzo della Namibia è un ottimo esempio di come il programma MSC lavora in collaborazione con governi, scienziati e settore ittico per guidare il cambiamento. Circa il 60% di tutti i prodotti ittici vengono pescati nel Sud del mondo, dove costituiscono una fonte fondamentale di proteine. L'interesse e l'impegno per il nostro programma sono aumentati notevolmente nelle economie emergenti. Ci auguriamo che il caso del merluzzo della Namibia sia fonte di incoraggiamento per altri pescatori e governi nella regione". 

Pesca eccessiva in Africa 

Secondo l'Organizzazione delle Nazioni Unite per l'alimentazione e l'agricoltura (FAO), più di un terzo degli stock ittici nel mondo è sovrasfruttato, nonostante sia riconosciuto che la pesca sostenibile sia più produttiva e resiliente ai cambiamenti. La Banca Mondiale ha stimato [4] che la quantità di pesca nelle acque africane dovrebbe essere ridotta di oltre il 50% per raggiungere un equilibrio che protegga sia gli stock ittici che i profitti. Marine Stewardship Council lavora con le attività di pesca di tutto il mondo per combattere la pesca eccessiva, compresa la pesca del merluzzo sudafricana che è diventata la prima attività di pesca in Africa a ottenere la certificazione MSC nel 2004. 

 

[1] The State of World Fisheries and Aquaculture 2020: sulla ricostituzione dello stock di merluzzo della Namibia FAO SOFIA pag 52: http://www.fao.org/3/ca9229en/ca9229en.pdf  

[2] Prima che la Namibia ottenesse l'indipendenza nel 1990, il merluzzo nelle acque namibiane era fortemente sovrasfruttato dalle flotte straniere. La cattura annuale massima dichiarata per la regione ha raggiunto il picco di quasi 1 milione di tonnellate, provocando il crollo degli stock. Dall'indipendenza, il governo e il settore della pesca namibiani hanno lavorato duramente per combattere la pesca eccessiva e ricostituire, che ora sani e vengono pescati a un livello sostenibile. 

[3] The World Bank: Africa Programme for Fisheries: “Secondo le stime disponibili [...] per l'Africa si stima che lo sforzo di pesca aggregato dovrebbe essere ridotto di oltre il 50% per raggiungere un equilibrio di massimizzazione del profitto, che consentirebbe ulteriori 1,9 milioni di tonnellate di catture all'anno e un aumento profitti da 0,3 miliardi di dollari nel 2012 a 10,3 miliardi di dollari all'anno ".