Perché hai deciso di diventare Ambassador del Marine Stewardship Council?
Ho un ristorante specializzato in solo pesce pescato e adoro poter lavorare con la grande varietà di specie che il mare ci offre. Molluschi, crostacei, pesce azzurro.... si possono creare un'infinità di ricette e vorrei continuare a farlo anche in futuro. Ho deciso di diventare Ambassador di MSC perché non è più possibile ignorare l'impoverimento dettato dalla pesca intensiva e a volte scriteriata che è stata praticata negli ultimi 20 anni. Ho conosciuto MSC a Londra, qualche anno fa, mi aveva incuriosito e colpito, essendo così vicino alla mia realtà quotidiana... Mi chiedevo se sarebbe mai arrivato anche nel nostro paese! Quando ho saputo che avrebbe aperto una sede in Italia ho contattato subito l'organizzazione per avere maggiori informazioni e capirne il funzionamento, mi interessava capire la fattibilità di acquisto di materia prima "sostenibile" per il mio ristorante. A quanto pare sono stato il primo chef a interessarsi direttamente per la certificazione, e da lì è nata la proposta di diventare loro portavoce a cui ho ovviamente aderito con entusiasmo!
Che effetto ti fa essere il primo ristorante italiano certificato MSC Pesca Sostenibile?
Sono felice ed onorato, spero davvero di poter essere un esempio per tante altre realtà ristorative. Credo fortemente nella mission di MSC e nella necessità di aumentare la consapevolezza nell'acquisto di ciò che serviamo nel piatto. Basta poco, anche solo un acquisto più responsabile è un grande inizio, un segnale dell'importanza di riflettere sul presente e sul futuro... vogliamo continuare a fare questo lavoro avvalendoci della straordinaria bio diversità attuale? Benissimo, allora facciamo la nostra parte!
Come pensi di promuovere la sostenibilità ittica?
Vorrei riuscire a coinvolgere i miei colleghi e il pubblico dei consumatori su questo importante tema attraverso vari canali, partendo ovviamente dal mio ristorante. Già da alcuni anni propongo piatti con specie non "di massa": branzino e orata sono adorati dagli italiani, ma ci sono anche saraghi, mormore, pesci sciabola... tutti buonissimi e sfortunati, perché meno famosi dei loro colleghi. Nel mio ristorante cerco di educare il pubblico alla bontà di questi prodotti meno conosciuti, per evitare la pesca intensiva di sempre e solo quelle specie (per cui è poi necessario ricorre ad allevamenti intensivi). Ho intenzione di inserire nel nostro menu piatti creati con materia prima proveniente da pesca sostenibile e di specificarlo con il marchio MSC per creare curiosità e interesse, formando il personale di sala sull'argomento per poter rispondere e spiegare esaustivamente di che cosa si tratta. La prossima settimana parteciperò come relatore a Identità Golose, il più grande congresso internazionale di cucina che ha luogo in Italia, e all'interno del mio intervento previsto per Identità di Mare preparerò due piatti "targati MSC", per far conoscere l'organizzazione anche ai miei colleghi e sensibilizzarli sull'importanza di fermarsi a riflettere sul futuro della pesca e della reperibilità delle diverse specie ittiche a cui siamo abituati. Se vogliamo continuare a essere liberi di scegliere dobbiamo preservare la bio diversità, non possiamo ignorare la situazione.